Le ragioni del potere sono umane o divine? Incontro conclusivo di leggere de Waal a Rebibbia, #7
Il 13 giugno, esattamente il giorno successivo alla morte di Silvio Berlusconi, si chiudeva con l’ultimo incontro il seminario Leggere de Waal a Rebibbia. Abbiamo deciso di cominciare il dibattito conclusivo partendo proprio dalla figura controversa e polarizzante di Berlusconi, ricollegandoci alla lezione precedente che ruotava attorno alla questione della gerarchia e della costruzione del potere. Pietro Vereni ha introdotto il…
La gerarchia e le risorse umane. Leggere de Waal a Rebibbia, incontro 6
Il penultimo incontro del seminario Leggere de Waal a Rebibbia ha riguardato il tema della gerarchia e della costruzione del potere in carcere. Che il carcere sia un luogo in cui il potere guadagni la sua ufficializzazione attraverso i tre passaggi fondamentali di gerarchia, militarizzazione e burocrazia è scontato. Non lo sono, invece, le pratiche esplicite formali (che variano da struttura a struttura), né quelle implicite che si…
Picchia la moglie per colpa della cultura?
Il caso della donna nata in Bangladesh e cresciuta in italia, che ha denunciato il marito per maltrattamenti in famiglia, ci costringe a toccare tre argomenti importanti per la nostra disciplina: il concetto di cultura, il concetto di tradizione e il concetto di relazioni di genere. Veniamo alla storia in sé: una donna nata in Bangladesh, ma di fatto cresciuta in Italia, nel 2019 ha denunciato il marito per essere stata trattata da…
Antenati si diventa (da vivi)
Nel nostro mondo laico e secolarizzato, e quindi costretto alla mancanza di senso, viviamo in uno stato d’assedio del vivente. La cittadella della vita umana somiglia a un fortino dentro cui tratteniamo i nostri pensieri, le nostre playlist, i nostri podcast e i nostri affetti, finché durano; tutto intorno c’è il progressivo nulla della Morte che consuma nel correre del Tempo quegli spazi vivi, per ciascuno di noi. Una tale concezione…
Lo hau di nonna in una banconota. Tra thick e thin description
di Riccardo Romito L’idea che il denaro sia una cosa associabile alla spiritualità e capace di dare un senso trascendente al nostro agire sembrerebbe bislacca. In pochi, per esempio, sono pronti a credere che una banconota possa racchiudere l’Hau di mia nonna, una delle due parti contrattuali della nota pratica rituale della paghetta. Sin dagli anni delle ultime emissioni del vecchio conio, nonna Vittoria soleva ingrossare le tasche…
«Bisogna saper lasciar andare, anche quello è un modo di amare». Leggere de Waal a Rebibbia, incontro #5
La vita è l’intermezzo tra una stanza di senso e l’altra. È ciò che accade tra due porte chiuse e dirimpettaie. Vortice che dissipa speranza. Azzardo da cui è impossibile sottrarsi. Tana in cui chiudere gli occhi e aspettare che passi. Morso velenoso. Luci di terrazza. Logorio e travaglio. Attesa e crosta di pizza, antenne sui tetti. Mani sporche d’aria. Un vestito dimenticato su una terrazza ad asciugare. È attesa e aspettativa…
Berlusconi, i sogni, la politica e la religione (due cosucce tanto per)
Se n'è parlato davvero in tutti i modi e in tutte le lingue del mondo: la morte di Berlusconi ci spinge a riflettere sul senso della parola “politica” e sui suoi protagonisti. Le mie considerazioni partono da due letture particolarmente preziose sull'argomento, un articolo di Fabio Dei pubblicato sul Manifesto, e la “cronaca profonda” del funerale di Berlusconi raccolta da Tiziano Scarpa su Domani. La premessa che forse anticipa lo…
Secondo Angelo Brelich, mia madre sarebbe vicina al fondare una religione
di Stella Francoise Iacovelli La mia famiglia ha la necessità di operare una serie di rituali al fine di scacciare la sfortuna. Intendiamoci bene: al di fuori di questo mi considero una persona estremamente razionale. L'assurda consuetudine – che si tramanda dalla notte dei tempi fino ad arrivare a mia madre, la sciamana officiante dei rituali – può essere letta seguendo gli aspetti delineati da Angelo Brelich in “Introduzione alla…
«La nostra umanità non è un salto, ma un cammino». Leggere de Waal a Rebibbia incontro #4
«Non possiamo vivere se siamo deprivati del significato», per questo motivo raccontiamo storie e intrecciamo relazioni. Il quarto incontro di Leggere de Waal a Rebibbia ha trovato il suo centro nel dibattito (che riporteremo in pillole) sul concetto di libertà a partire dai dispositivi di significazione che adottiamo per costruire le nostre palafitte di significato. Il rapporto che sussiste tra l’ambiente e il significato è ciò che…
«La prima parola dei bambini che crescono in carcere è “chiudi”». Leggere de Waal a Rebibbia – incontro 3
L’Altro, l’Io, il Mio gruppo, il Suo. Noi e Loro. È quando mi accorgo di qualcosa, che comincio ad aprire le sue stanze di significato. Si è parte di una qualsiasi realtà come costruzione o sottrazione. È questa la traccia sempre più nitida assunta dagli incontri del seminario Leggere de Waal a Rebibbia: quali sono i tratti che ci fanno essere umani? Siamo gli animali più inclini all’apprendimento e spogliati di ciò che abbiamo…